La Pianta del Cotone

La Pianta del Cotone

cotton

Un Felice Venerdì a tutte/i ❤
Vi parleremo oggi di quello che sarà il filo conduttore del nostro prossimo Inspiration Board in cui cominceremo a trattare tematiche che ci porteranno maggiormente verso la stagione invernale. Il nuovo tema sarà la particolarissima pianta del Cotone, eccovi alcune informazioni che abbiamo trovato per voi.

Il Cotone (Gossypium) è una pianta arbustiva originaria del subcontinente indiano e delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa e delle Americhe. La pianta del Cotone è stata importata in Europa dagli Arabi, nei paesi d'origine è utilizzata in particolare per la produzione della famosa fibra, utilizzata per la produzione di tessuti. Il principio della sua coltivazione risale addirittura alla preistoria. Fino a qualche anno fa era coltivata anche in Sicilia ma oggi questo tipo di coltura è praticamente scomparso. In Italia la sola varietà nota si chiama Gela. La pianta allo stato selvatico può raggiungere un'altezza superiore a 1,50 m, si tratta prevalentemente di una pianta "annuale" con un ciclo vegetativo di circa sei mesi e la raccolta del Cotone avviene tra Settembre e Ottobre.
Il Cotone è in assoluto la prima pianta tessile del mondo, cresce nei paesi con una stagione caldo-secca e una stagione umida (Cina e Stati Uniti producono quasi metà del totale mondiale), le qualità migliori crescono tuttavia nei paesi desertici, dove il terreno viene bagnato con l'irrigazione (Egitto, Pakistan, Russia).
Sono erbe annuali o arbusti, raramente alberi, con foglie grandi, fiori bianchi, gialli e rosei ed un frutto che si apre a maturità in 2-5 segmenti, mostrando i semi che sono avvolti da fittissimi peli lunghi da 15 a 55 mm. sericei, bianchi, ma anche di altri colori, che costituiscono la materia tessile. Fra la decima e la dodicesima settimana dalla semina sbocciano i primi fiori: sono delicati, di colore bianco o giallo crema per poi divenire dopo la fecondazione, rosa e violacei. Poco dopo cadono e lasciano intravedere le capsule che lentamente crescono gonfiandosi fino a raggiungere la dimensione di un uovo di gallina. A maturazione raggiunta, dopo 5-7 settimane dalla fioritura, si apriranno facendo apparire la fibra del cotone, simile ad un batuffolo di ovatta. In questa fase che dura pochi giorni, la fibra si dissecca, si appiattisce e si attorciglia variamente sul proprio asse. Si creano in tal modo le torsioni naturali caratteristiche della fibra di cotone matura. La raccolta, che si compie entro 7-10 giorni dall’apertura delle capsule, può essere fatta a mano o con macchine. La raccolta manuale è la più lunga e la più costosa ma è quella che dà i migliori risultati (per i cotoni di alto pregio è ancor oggi la più adottata, perché solo raccogliendo a mano è possibile operare una selezione del prodotto scartando le fibre immature e le materie estranee). Il raccolto viene depositato in appositi magazzini di conservazione e sottoposto ad un essiccamento naturale (esposizione all’aria) o artificiale (mediante appositi seccatoi). Si evita in tal modo la formazione di muffe provocate dall’eccesso di umidità e si scongiura il pericolo di autocombustione del prodotto per fermentazione. Le successive fasi di lavorazione sono: sgranatura (separazione della fibra dal seme), imballaggio e spedizione. Nel cotonificio, generalmente non in prossimità della zona di produzione e degli impianti di sgranatura, i bioccoli vengono battuti, cardati e pettinati.
Il risultato è un prodotto finito leggero, morbido e assorbente perché assolutamente naturale.

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